Luisa Gavirati è arrivata in casa gialloblù in estate, quando ha scelto di sposare il progetto della nostra società. Un ingresso importante: Luisa ha esperienza, una storia calcistica di rilievo ed è la dimostrazione vivente che nella vita, quando hai passione, coraggio e tanta costanza negli allenamenti, puoi arrivare davvero in alto.
Luisa, ti va di raccontarci come hai iniziato la tua carriera nel futsal?
“Giocare a calcio è sempre stato il mio sogno, fin da bambina. Purtroppo ai miei tempi il movimento futsal non era molto pubblicizzato. Ho scoperto questo sport solo grazie alla scuola, ai campionati studenteschi delle Superiori. Piano piano mi ci sono avvicinata ma solo all'età di 27 anni ho iniziato a giocarci seriamente. Un po' tardi ma come si dice, meglio tardi che mai!”
Hai partecipato a molti campionati importanti, arrivando a giocare in serie A2. Quale stagione, secondo te, è stata quella della svolta per la tua carriera?
“Ci sono diverse fasi della mia carriera. Prima di tutto ringrazio tutti coloro che hanno avuto modo di allenarmi, perché anche nelle stagioni più negative ho sempre comunque imparato qualcosa. E chiedo scusa se non li nominerò tutti.
I primi anni ho giocato come pivot tra serie D e serie C, ma avendo iniziato molto tardi e non essendo preparatissima le difficoltà riscontrate mi hanno quasi portato a smettere subito. Nel 2011 l'incontro con Claudio D'Ulisse mi ha fatto cambiare idea. Con lui sono cresciuta molto a livello tecnico ed insieme abbiamo anche vinto un campionato.
La vera stagione della svolta è quella 2013-14, quando, un po' per caso, ho deciso di cambiare ruolo: da pivot a portiere. Da lì ho iniziato una nuova vita calcistica. Certo, non è stato tutto rose e fiori, ricominciare a 32 anni non è facile, ma io sono testarda! Neanche un crociato rotto mi ha fermato... Mi sono data molto da fare. La fortuna poi ha fatto il resto, perché lavorare con "mostri sacri" del futsal del calibro di David Calabria e Cinzia Benvenuti, beh se non è fortuna questa! Con loro ho imparato tutto quello che mi ha permesso di arrivare fin qui oggi.
Ho vinto campionati, mi sono presa belle soddisfazioni tra cui la partecipazione a due campionati nazionali in A2 a 40 anni. A dimostrazione che se ci si allena con impegno e passione si può raggiungere qualsiasi risultato!”
Sei una preparatrice dei portieri scuola David Calabria. Parlando proprio di questo ruolo così importante: quali sono le caratteristiche che un portiere dovrebbe avere?
“Il portiere è un ruolo particolare e delicato, forse il più importante. Chi sta in porta è soggetto sempre a pressione, non può sbagliare, deve essere perciò in grado di gestire ogni situazione. Per questo caratteristiche fondamentali secondo me sono personalità ed equilibrio, oltre ad una bella dose di follia, perché per fare il portiere bisogna essere diciamo po' "matti".
L'aspetto mentale quindi è decisivo, un po' meno quello fisico: puoi essere un portiere "grosso" di posizione o un portiere "piccolo" di istinto e agilità, lo stile è personale. Di sicuro devi saper usare i piedi, cosa fondamentale nel calcio a 5. Il portiere è indubbiamente un ruolo sofisticato che richiede una preparazione diversa da tutto il resto della squadra. Da qui l'importanza del preparatore dei portieri, ruolo che finalmente inizia ad essere considerato”
Nella tua carriera hai vinto tanti trofei con tante squadre diverse: quanto è cambiato il futsal in questi ultimi anni?
“Non è cambiato tantissimo. Sicuramente come movimento si è ampliato, sono aumentate le società e le categorie. In Italia stiamo crescendo piano piano ma siamo ancora lontani da molte realtà straniere. Io credo che bisognerebbe puntare molto di più sui vivai, far crescere i giocatori fin da piccoli con pazienza e non avere fretta di vincere e arrivare subito tramite il "Dio denaro". Meglio costruire partendo dal basso.
Ci arriveremo, almeno spero”
L' inizio del campionato è ormai alle porte: che tipo di stagione ti aspetti? La tua esperienza sarà fondamentale per la squadra, composta per lo più da elementi giovani.
“Non vedo l'ora di iniziare. Ho tanta voglia di mettermi ancora in gioco. Mi aspetto una stagione difficile ma allo stesso tempo interessante. Ci sono molte squadre attrezzate. Probabilmente il livello si è alzato rispetto all'anno scorso. L'obiettivo è fare il meglio possibile. Io mi impegnerò al massimo e metterò a disposizione tutta la mia esperienza per aiutare la squadra, un gruppo giovane ma con diverse potenzialità. Sono pronta, siamo pronte!”
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